domenica 20 novembre 2011

Dalla fondazione di Roma a Tarquinio il Superbo

Secondo lo storico Varrone Roma venne fondata il 21 aprile del 753a.C.La leggenda narra che venne fondata da Romolo, gemello di Remo, entrambi figli di Marte e Rea Silvia, figlia del re di Alba Longa discendente da Silvio, figlio di Lavinia e di Enea, l'eroe troiano giunto nel Lazio dopo la caduta di T.roia. Alla loro nascita, lo zio Amulio ordinò che fossero gettati nel Tevere; ma il servo incaricato di uccidere i due fratellini, non ebbe il coraggio di compiere un così grave e vergognoso delitto, pertanto li pose in una cesta di vimini abbandonandoli, poi, alle acque del Tevere con la speranza che qualcuno li salvasse. Furono salvati e allattati da una lupa. Il pastore Faustolo e sua moglie Laurenzia, li trovarono nel bosco mentre la lupa li allattava, li presero con loro e li allevarono; una volta adulti, conobbero la loro storia e Romolo depose lo zio usurpatore, restituendo il trono a Numitore che, per gratitudine fece loro dono di un appezzamento di terreno sul Colle Palatino, non lontano dal luogo dove il pastore li aveva trovati. La leggenda narra che i due fratelli vennero a contrasto perché ciascuno intendeva dare il proprio nome alla città. Non arrivando ad un accordo, decisero di affidarsi al volo degli uccelli: chi ne avesse visti di più sarebbe stato il designato. Remo vide sei avvoltoi, ma Romolo il doppio: per questo spettò a lui il diritto di dare il nome alla città. Fu stabilito che nessuno doveva oltrepassare il solco tracciato per il perimetro della nuova città, senza il permesso del capo. Ma Remo, in segno di derisione, o per sfogare il suo dispiacere, lo oltrepassò ridendo. Romolo, offeso, si scagliò contro il fratello e lo uccise esclamando: “Così perisca chiunque osi offendere il nome di Roma!”.
Romolo Fu il primo re di Roma, dopo di lui si susseguirono altri sei re:
-Numa Pompilio, di stirpe sabina. Il suo regno venne contraddistinto da varie riforme religiose, riformò il calendario aumentando i mesi da 10 a 12 e i giorni da 304 a 355 inoltre suddivise il popolo per mestiere
-Tullio Ostili, di origine latina. Viene ricordato principalmente per aver distrutto Alba Longa, inoltre durante il suo regno si costruì una nuova sede senatoria e vennero sconfitti gli Etruschi
-Anco Marzio, di stirpe sabina. Fondò Ostia dando a Roma uno sbocco sul mare, inoltre a lui si attribuisce poi la costruzione del primo ponte in legno sul Tevere, il Sublicio, a sud della futura isola Tiberina.
-Trarquinio Prisco, si stirpe etrusca. Con lui inizia la dominazione etrusca, permise agli etruschi di diventare senatori, allargò i confini di roma, introdusse i littori e l'Urbe venne ingrandita e abbellita
-Servio Tullio, etrusco di origini servili. Si distinse in battagli e fu un grande riformatore, effettuò un censimento della popolazione e la divise in 5 classi in base al censo.
-Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma viene ricordato per la sua ferocia e tirannia. Sciolse il senato, impose nuove tasse e arricchì il suo patrimonio.

L'episodio leggendario che provocò la caduta della monarchia e la scacciata degli etruschi da Roma vede come protagonista Sesto, un figlio di Tarquinio. Assieme ai fratelli Tito e Arunte e ad altri compagni di baldoria, ormai ubriachi, proposero di vedere cosa mai stessero combinando in quel momento le proprie mogli.
Giunti a casa, le trovarono con gran sorpresa tutte più o meno affacendate in baccanali, tranne una, Lucrezia, la moglie di Lucio Tarquinio Collatino, seduta al telaio. La cosa non finì qui.
Ospite di Tarquinio Collatino, Sesto abusò sessualmente di sua moglie Lucrezia.
L'indomani Lucrezia si precipitò dal padre e dal marito, e spiegando loro cosa era successo, trasse da sotto le vesti un pugnale e si uccise.
Da questo suicido scaturì una furente sollevazione popolare guidata da il padre di Lucrezia, Spurio Lucrezio, dal marito e dal figlio di una sorella di Tarquinio il Superbo, Lucio Giunio Bruto, fino allora defilato ma destinato a grandi cose. Egli portò il cadavere di Lucrezia al foro e giurò di vendicarne la morte con l'aiuto dei romani e dell'esercito che ancora assediava Ardea.
Era il 510 a.C. quando Roma scacciò la dinastia dei Tarquini, ormai completamente screditata e divisa al suo stesso interno, liberandosi della dominazione etrusca e dandosi una nuova forma di governo.
Tarquinio il Superbo fu costretto all'esilio e si rifugiò nella città etrusca di Cere, mentre il figlio Sesto fu ucciso a Gabi. Così nasceva, secondo la leggenda, la Repubblica dei consoli.

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