lunedì 14 novembre 2011

Di gioia si può anche morire

Vir tres (tre, acc.) filios habuit: unum pugilem, alterum pancratiasam ( lottatore di pancrazio), tertium luctatorem. Adulescentes simul Olympia vicerunt et pater insolito gaudio cum coronis in capite filios suos vidit. Populus gratulabundus flores undique in eum iacebat, qui ( che, nom. sing.), laetus et beatus, ibidem in stadio, coram populo, in osculis atque in brachiis filiorum animam efflavit.Praetera in nostris annalibus alteram historiam legimus. Mater quondam de filii morte in pugna apud Cannas contra Carthaginienses nuntium accepit. Ea maerore et filii desiderio maesta erat, sed nuntius non fuit verus. Adulescens paulo tempore post ex pugna in urbem remeavit, mater repente filuim vidit et ob inopinatum at inauditum gaudium in terram cecidit et e via excessit.
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Un uomo ebbe tre figli: il primo pugile, il secondo lottatore di pancrazio, il terzo lottatore. I giovani riportarono nello stesso tempo vittoria ad Olimpia ed il padre, in una rara gioia, vide i suoi figli con le corone sul capo. Il popolo in atto di congratulazione gettava da ogni direzione fiori su di lui, che, lieto e beato, nello stesso luogo, nello stadio, in fronte al popolo, tra i baci e tra le braccia dei figli morì.
Inoltre nei nostri annali abbiamo letto una altra storia.
una madre un tempo ricevette notizia della morte del figlio nella battaglia presso Canne contro i Cartaginesi. Essa era triste per la disperazione e per la mancanza del figlio, ma l'annuncio non fu veritiero.
Il giovane dopo poco tempo ritornò in città dalla battaglia, la madre d'improvviso vide il figlio e a causa di una gioia inaspettata ed inaudita cadde per terra e morì.

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