mercoledì 8 febbraio 2012

Glossario Medievale

Il termine scudiero aveva sia nell'antichità che nel medio evo due significati diversi nell'ambiente militare. L'uno indicava il valletto d'armi, ovvero un giovane incaricato di portare lo scudo del suo signore in guerra. L'altro significato era quello di scudiero nobile, o per meglio dire, allievo cavaliere, ed indicava il nobiluomo che si metteva alle dipendenze di un cavaliere provetto per apprendere l'uso delle armi e del cavallo, onde a sua volta diventare cavaliere. A seconda poi che questo scudiero era agli ordini di un personaggio più o meno elevato nella gerarchia nobiliare del medio evo, assumeva di riflesso luce ed importanza di grado, tanto che presso le grandi monarchie gli scudieri dei re e dei principi avevano precedenza sugli stessi grandi condottieri e generali.

Il cavaliere è un soldato che va a cavallo. Sin dall'antichità la cavalleria ha avuto un ruolo determinante negli scontri. Nel Medioevo il cavaliere era armato di lancia e rivestito da una pesante armatura, era il nerbo degli eserciti di quel periodo. I cavalieri costituivano inoltre la classe dominante della società e la Cavalleria medievale era un ideale di vita a cui gli uomini di quel tempo si ispiravano. Ancora oggi alcuni paesi (Italia compresa) usano il titolo di cavaliere come onorificenza. In seguito l'avvento del treno e degli autoveicoli permise di trasportare i soldati in modo più efficiente, mentre nuove armi come la mitragliatrice trasformarono la carica di cavalleria in un'azione suicida.

La servitù della gleba, molto diffusa del medioevo, era una figura giuridica che legava i contadini ad un determinato terreno. I servi della gleba coltivavano i latifondi che appartenevano ai proprietari terrieri, pagando un fitto. Inoltre dovevano pagare le decime ed erano obbligati a determinate prestazioni di lavoro (corvées). I servi della gleba erano tali per nascita, e non potevano sottrarsi a tale condizione senza il consenso del padrone del terreno.

L'agricoltore (chiamato anche contadino, soprattutto in passato) è una persona impiegata nel settore agricolo come coltivatore della terra, specializzato nella coltivazione di frutta, verdura e cereali in base alle caratteristiche climatiche e del terreno. Può affiancare alla sua attività anche l'allevamento di animali da cortile o di bestiame. L'agricoltore può svolgere la propria attività come proprietario, affittuario, mezzadro o dipendente di una impresa agricola.

Il termine feudatario (detto anche vassallo o signore) indicava il governatore di un feudo, cioè un vasto territorio appartenente ad un singolo. La figura del feudatario si diffuse principalmente nel Medioevo.

Un piccolo proprietario terriero era colui a cui apparteneva una piccola estensione territoriale. Di solito ne affidava le cure a servi della gleba o a contadini.

l termine nobile viene solitamente utilizzato per indicare coloro che abbiano ricevuto distinzioni nobiliari. Deriva dal termine di lingua latina nobilis, che significa onorevole.

Conte è un titolo nobiliare, diffuso in Europa, superiore al titolo di visconte ed inferiore a quello di marchese.Nel Medioevo erano insigniti del titolo quanti avevano seguito l'imperatore nelle sue battaglie e si erano distinti per qualche merito.Alcune famiglie reali, preferirono il titolo di conte come titolo di sovrano che quello di re.

Duca, dal latino dux (dal verbo ducere, condurre, da cui anche le parole duce e doge), è un titolo nobiliare, inferiore al titolo di granduca e superiore al titolo di marchese.

Re (dal latino: rex) è la forma italiana di un titolo diffuso nei paesi di lingua latina (francese: roi, spagnolo: rey, portoghese: rei, provenzale: rèi) per designare un sovrano di sesso maschile. Il corrispettivo femminile è regina.

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