mercoledì 22 febbraio 2012

La propaganda fascista

La propaganda fascista fu molto importante durante il ventennio, cardine della propaganda fu il cinema e la radio che esaltavano le opere del regime. Mussolini voleva educare anche i bambini al fascismo e mandò nelle scuole dei maestri fascisti che educavano la gioventù al fascismo. Ad esempio venivano insegnate cose del genere:
-Chi è il duce?
-Il duce, Benito Mussolini, è il creatore del fascismo, il rinnovatore della società civile, il capo del popolo italiano, il fondatore dell’ impero.
Altro mezzo della propaganda erano l'opera dopo lavoro e le varie organizzazioni in cui venivano inquadrati i bambini (Figli della lupa, poi Balilla e in fine prima del servizio militare avanguardisti) e le bambine (Piccole italiane). Nella concezione della propaganda c'era anche l'esaltazione del perfetto fascista, che prevedeva il volto sbarbato e il corpo allenato da una vita attiva e sportiva. Il modo di camminare doveva dare l'impressione di sicurezza: movimenti scattanti e veloci. Il fascista si riconosceva da un proprio modo di salutare: con braccio e mano tesa in avant: il saluto romano, obbligatorio nelle circostanze ufficiali e nelle parate. Il fascismo tentò senza successo di abolire l'uso della stretta di mano. Tramite la propaganda che effettuò un controllo politico su tutti i mezzi di comunicazione, avvenne il processo di fascistizzazione del paese, con lo scopo di orientare l’opinione pubblica, di caricarla, comunicando l'esaltazione della missione nazionale.

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