domenica 13 novembre 2011

La morte di Cesare

Caio Giulio Cesare venne ucciso alle idi di marzo del 44 a.C. nella curia di Pompeo (sede provvisoria del senato a causa di alcuni lavori di restauro) con 23 pugnalate di cui la seconda mortale, da circa sessanta senatori, detti Cesaricidi, i quali si consideravano custodi e difensori della tradizione e dell'ordinamento repubblicani e che, per loro cultura e formazione, erano contrari a ogni forma di potere personale. Perciò, temendo che Cesare volesse farsi re di Roma (concetto impensabile per i Romani), decisero che era giunto il momento di eliminare il dittatore.Tra i personaggi di spicco ricordiamo Bruto e Longino e Cicerone (Anche se non partecipò personalmente). Alla lettura del suo testamento si seppe che lasciava metà dei suoi beni al Popolo di Roma e che adottava postumo suo nipote Ottaviano Turino, che prese il nome Caio Giulio Cesare Ottaviano (si aggiunse anche Augusto in seguito) e che nominava suo erede universale, lasciandogli anche il governo di Roma.

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